Scopri qual è la tratta autostradale più esosa in Italia: gli abituali viaggiatori la chiamano ‘il salasso quotidiano’

Sei un pendolare o semplicemente ti sposti spesso in auto? Allora saprai bene quanto possa pesare il costo dell’autostrada sulle tue spese mensili. Ma hai mai pensato a quale possa essere l’autostrada che fa più male al portafoglio?

Le autostrade italiane sono delle vere e proprie arterie per il nostro paese, garantiscono spostamenti rapidi e collegano le varie regioni. Però, ahimè, viaggiare su questi asfalti può avere il suo prezzo, e non è mai piacevole quando si è costretti a sborsare somme esose per un semplice tragitto di tutti i giorni.

Recentemente, i pedaggi sono diventati argomento caldo e sono molte le lamentele per i continui rincari. Vuoi viaggiare da nord a sud o dover ti sposti, i costi si fanno sentire e possono variare da una zona all’altra, incidendo in maniera non indifferente sul budget di tutti i giorni.

Quali sono i tratti autostradali dove si accende il rosso?

Capire quali porzioni di autostrada siano le più impiegate non è un gioco da ragazzi. Tuttavia, alcune superstrade si fanno notare per il grande volume di traffico. Per esempio, l’A1 che unisce Milano a Napoli o l’A14, quella che si snoda da Bologna fino a Taranto. Poi c’è la A4, che attraversa l’Italia da Torino a Trieste, particolarmente congestionata nei tratti tra Brescia e Padova e quello tra Milano e Brescia. Chi le percorre sa bene che, oltre al tempo, anche il costo del pedaggio è una questione da non sottovalutare.

Vuoi sapere dove si paga di più?

Ormai negli anni i costi delle autostrade hanno preso il volo, andando di pari passo con l’aumento generale dei prezzi. Se ti stai chiedendo quali siano le autostrade più salate da percorrere, ecco scoprirai forse qualcosa di poco rassicurante: al vertice troviamo l’A35-Brebemi, che ti munge di 2 euro ogni 10 km. Subito dopo c’è l’A36-Pedemontana Lombarda, che chiede 1,93 euro. Se ti avventuri sulla A5 Quincinetto-Aosta, prepara 1,82 euro; mentre per l’A32-Frejus il costo scende a 1,54 euro. Infine, nell’elenco compare anche la A33-Asti-Cuneo con 1,30 euro.

Questi numeri danno una misura di quanto possa essere dispendioso viaggiare su queste strade. E se devi passare per un traforo, ricordati che la faccenda può farsi ancora più seria: circa 55 euro possono evaporare dal tuo portafoglio in un colpo solo.

“Non si può pensare di risolvere i problemi economici aumentando le tasse”, ammoniva Enzo Ferrari, leggenda dell’automobilismo. Eppure, sembra che questa lezione sia stata dimenticata quando si parla delle tariffe autostradali in Italia. L’escalation dei prezzi per l’utilizzo delle nostre arterie stradali non fa che aggravare la situazione di chi, quotidianamente, si affida a queste vie per lavoro o necessità.

La classifica delle autostrade più care d’Italia, con l’A35-Brebemi in testa, seguita da vicino dalla A36-Pedemontana Lombarda e la A5-Quincinetto-Aosta, non è solo un dato statistico, ma la rappresentazione tangibile di un disagio economico che colpisce migliaia di italiani. In un periodo in cui ogni centesimo conta, chiedersi se sia giusto che il costo del trasporto incida così pesantemente sulle finanze personali diventa non solo lecito, ma necessario.

Forse è giunto il momento di riconsiderare le politiche di tariffazione autostradale, per non trasformare il diritto alla mobilità in un lusso che non tutti possono permettersi.

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